Mal d'orecchio
Il mal d’orecchio, in termini medici otalgia, è un dolore avvertito nell’area del padiglione auricolare oppure una sensazione di dolore all’orecchio generalizzata e difficilmente localizzabile.
La sensazione di male all’orecchio è molto comune, soprattutto tra i bambini. È stato rilevato che più dell’80% dei bambini ha avuto almeno un episodio di male all’orecchio entro i primi 5 anni di vita e circa il 40% dei bambini fino al decimo anno di età, si sono ammalati almeno una volta di otite media, che è una delle maggiori cause del mal d’orecchi.
Il dolore all’orecchio può essere suddiviso in primario, quando ha origine propriamente dall’orecchio e secondario o riferito, quando la fonte del dolore origina da una struttura anatomica differente dall’orecchio ma viene comunque percepita dal paziente in questa sede.
Il dolore primario è il più frequente in assoluto, sia nei bambini sia negli adulti, il dolore secondario è più comune negli adulti mentre è raro nei bambini.
La situazione più frequente e banale con la quale frequentemente ci si confronta è il tappo di cerume, che può determinare sensazione di fastidio all’orecchio (ovattamento auricolare), più raramente dolore, e calo uditivo con rumori associati (acufene).
L’otite media acuta o con versamento, è una patologia molto comune soprattutto nei bambini di età compresa tra i sei mesi e i sei anni. All’origine del disturbo, solitamente, vi è un colpo d’aria, o un episodio di raffreddamento o influenzale. L’eccesso di catarro, prodotto in tali circostanze, può impedire la libera e corretta circolazione di aria tra naso e orecchio e favorire il diffondersi del processo infiammatorio.
L’otite esterna, detta anche “otite del nuotatore”, perché è molto frequente in estate per l’abbondanza di fattori favorenti, è un’infiammazione del condotto uditivo esterno che provoca un forte dolore (anche solo toccando l’orecchio o alla masticazione) e, a volte, anche secrezioni e febbre.
Le infezioni dell’orecchio medio ed esterno causano dolorose infiammazioni. Un’infezione dell’orecchio medio causa anche un doloroso accumulo di pressione dietro il timpano che causa gonfiore e talvolta perforazione del timpano.
Contrariamente a quanto si possa ritenere, l'otalgia non dipende solamente da malattie dell'orecchio: spesse volte, infatti, il mal d'orecchio è conseguenza secondaria di altre condizioni, come sinusite, tonsillite, mal di denti, emicrania. Più spesso, inoltre, l'otalgia non rimane circoscritta alle orecchie, il più delle volte il dolore s'irradia anche alla nuca e al collo.
Cause
La gravità del disturbo e l'intensità del dolore dipendono chiaramente dalla causa che ha innescato l'otalgia.
Il mal d’orecchio ha origini diverse, che vanno da un raffreddore alle orecchie male asciugate quando si è usciti dall’acqua di una piscina, fino a una vera e propria infezione causata solitamente da batteri o virus che penetrano nell'organismo attraverso il naso e la bocca.
Anche le variazioni di pressione durante i voli aerei o le immersioni subacquee possono causare otalgia.
I fattori di rischio in grado di favorire la comparsa di dolore all’orecchio sono moltissimi e variabili in base al tipo di otalgia collegata; alcuni tra i più comuni sono:
- Età pediatrica: i bambini sono più suscettibili a infezioni dell’orecchio per via della dimensione e della forma della tuba di Eustachio, una struttura che collega l’orecchio medio alla faringe che ha il compito di drenare il muco dall’orecchio medio.
- Esposizione a umidità eccessiva, come ad esempio piscine o saune.
- Fattori stagionali, in quanto le infezioni dell’orecchio sono più comuni durante l’autunno e l’inverno.
- Interruzione della barriera protettiva di cerume, che può derivare da una pulizia eccessiva ed aggressiva dell’orecchio.
- Precedenti episodi influenzali.
- Diabete.
- Immunodeficienze congenite o acquisite.
SINTOMI
Il dolore all’orecchio può presentarsi in un orecchio solo o in entrambi, può essere percepito come continuo, intermittente, pulsante, ritmico, sordo o insopportabile; può essere accompagnato da altri segni e sintomi quali, febbre, rossore, gonfiore e calore dell’orecchio interessato, secrezioni dall’orecchio, prurito, sensazione di occlusione o pressione dell'orecchio, senso di pienezza all’orecchio, mal di gola, starnuti, raffreddore, perdita di sangue dall’orecchio, sensazione di ovattamento dei suoni, autofonia, vescicole visibili sull’orecchio esterno, arrossamenti sulla cute del padiglione auricolare, vertigini e perdita di equilibrio, nonché nausea o vomito.
Per prevenire il mal d’orecchio sono importanti alcuni accorgimenti:
Evitare di pulire l’interno delle orecchie con i bastoncini di ovatta e in modo troppo approfondito, lavare le orecchie solo con acqua e asciugarle accuratamente, non irrigare le orecchie senza previa indicazione di un medico.
Durante un volo aereo, utilizzare gocce nasali decongestionanti se siete raffreddati, masticare un chewing gum o tapparsi il naso contropressione.
Per prevenire il cosiddetto orecchio del nuotatore, inclinare la testa in maniera alternata dopo il bagno in piscina.
Per alleviare il dolore dell’orecchio ci sono vari rimedi naturali e casalinghi:
Applicare impacchi caldi (cipolle, sale, olio) e gocce emollienti per evitare la formazione del tappo di cerume.
Accendere il phon a una temperatura moderata e dirigere l’aria tiepida sull’orecchio dolorante.
Dormire con la testata del letto leggermente rialzata.
Restare qualche minuto seduti in posizione verticale.
Bere molti liquidi e non fumare.
DIAGNOSI
Per determinare la causa scatenante il male all’orecchio è sufficiente, nella maggior parte dei casi, un’adeguata analisi della storia del paziente, dei segni e dei sintomi associati al dolore all’orecchio e un accurato esame obiettivo concentrato sulle orecchie, il naso e la gola. Il medico inizia ponendo al paziente domande sui sintomi, analizzerà l'intensità del dolore, la durata, l'eventuale difficoltà alla deglutizione, il mal di denti, la temperatura basale. In base ai risultati dell’anamnesi e dell’esame obiettivo, il medico sarà in grado di suggerire una causa dell’otalgia e gli esami da eseguire. Nella maggioranza dei casi non saranno necessarie indagini diagnostiche come ecografia, radiografie, TAC, biopsie, che tuttavia potrebbero essere necessarie nei casi in cui si presentino importanti campanelli dall’allarme associati al sintomo, come perdita dell’udito, vertigini, ronzii nell’orecchio o rapida perdita di peso.
TERAPIA
La terapia del dolore all’orecchio dipende dalla causa e un otorinolaringoiatra saprà di certo individuare il piano terapeutico adeguato.
Ogni paziente che presenta dolore all’orecchio infatti costituisce un caso a sé stante, perché il fastidio può essere dovuto a moltissime cause diverse che presentano ovviamente trattamenti diversi.
Quindi cosa prendere per il mal d’orecchio lo stabilirà un medico specialista a seguito di una adeguata e approfondita visita. In ogni caso i farmaci per il mal d’orecchio devono essere presi solo dietro prescrizione medica; l’automedicazione in caso di otalgia è la reazione più frequente e quasi sempre la più sbagliata perché rischia di confondere i sintomi e complicare la diagnosi dello specialista.
Se c’è un’infezione batterica la terapia si basa il più delle volte su antibiotici e analgesici. Alcuni antibiotici sono somministrati per via locale (gocce o pomate), mentre altri per via orale. L’antibiotico che viene più comunemente utilizzato è l’associazione di amoxicillina e acido clavulanico (per esempio Augmentin). Quando invece si sospetta un’otite esterna maligna probabilmente necessiterà di un ricovero in ospedale con somministrazione di antibiotici per via endovenosa.
L'utilizzo di farmaci antivirali o antimicotici, è raccomandato invece per le infezioni sostenute rispettivamente da virus o miceti.
L'otalgia su base oncologica va trattata con farmaci chemioterapici specifici, mentre l'otalgia dipendente da malattie influenzali (raffreddore, sinusite, influenza ecc.) va trattata con sussidi terapeutici generici, quali paracetamolo, ibuprofene ed aspirina.
L’otite media si cura con cortisone per bocca associata a esercizi di autoinsufflazione per favorire la fuoriuscita di muco dall’orecchio medio. In caso di sovrainfezione allo steroide andrà associato l’antibiotico.
L’otite esterna solitamente guarisce con l’astensione dall’attività in acqua e l’utilizzo di medicamenti antibiotici e steroidei locali che consentono la completa risoluzione del problema nell’arco di pochi giorni.
Le gocce auricolari che contengono antidolorifici in genere non sono molto efficaci ma possono essere usate per qualche giorno. Prendere le gocce per l’otite senza ricetta è comunque rischioso perché non devono essere usate da soggetti che potrebbero avere un timpano perforato e solo la visita di una specialista è in grado di indicare la giusta terapia.
Cosa dare ai bambini per il mal di orecchie: molto utili sono gli spray per la prevenzione, dissoluzione e rimozione del cerume accumulato nel canale uditivo esterno di neonati al di sopra dei 3 mesi ma deve essere consultato preliminarmente uno specialista otorinolaringoiatra che confermi la presenza di un tappo di cerume e che accerti che eventuali disturbi presenti siano dovuti a questo e non ad altre patologie dell'orecchio.
Si consiglia l’utilizzo di prodotti per l'igiene quotidiana dell'orecchio dell'adulto e del bambino, in quanto prevengono la formazione di tappi di cerume, contribuiscono a mantenere pulito il meato uditivo e prevengono il ristagno di particelle indesiderate all'origine di possibili disturbi uditivi.
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